Una bella notizia per l’ambiente!
I liquami provenienti da fognature civili e industriali, quindi anche quelli prodotti con i dissipatori alimentari, possono essere convertiti in energia pulita dando una semplice scossa a particolari batteri che devono il loro colore purpureo ai pigmenti con cui catturano l’energia solare per la fotosintesi: se stimolati da una corrente elettrica, questi microrganismi riescono a recuperare quasi il 100% del carbonio contenuto nei rifiuti organici, generando gas idrogeno per la produzione di elettricità.
Ingabbiati in ‘batterie’, potrebbero abbattere le emissioni di anidride carbonica degli impianti di trattamento dei reflui, come dimostra lo studio pubblicato su Frontiers in Energy Research dai ricercatori dell’Università Re Juan Carlos e dell’Università di Alcalá de Henares in Spagna. Nel loro esperimento, i ricercatori sono riusciti anche a manipolare il metabolismo dei batteri, per ottenere come sottoprodotto non solo gas idrogeno, ma anche proteine per i mangimi animali e bioplastica: per farlo è bastato modificare le condizioni ambientali in cui vivono i batteri, ad esempio temperatura, intensità della luce e varietà delle molecole organiche presenti nei liquami.
“Ma l’unicità del nostro approccio – sottolinea il co-autore dello studio Abraham Esteve-Nunez – sta nell’uso di una corrente elettrica esterna per ottimizzare la produzione dei batteri”. Questo sistema, definito ‘bioelettrochimico’, si basa sul fatto che nel batterio le diverse vie metaboliche sono collegate fra loro da un flusso di elettroni: per catturare la luce solare, ad esempio, vengono consumati elettroni, mentre la trasformazione dell’azoto in ammoniaca ne produce di altri. Dando la scossa ai batteri (attraverso un elettrodo positivo e uno negativo, come in una batteria), questo flusso al loro interno viene ottimizzato massimizzando il tasso di produzione.
Fonte: ANSA news
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