Sicuramente i dissipatori alimentari sono prodotti ottimi ed efficienti per quanto riguarda la riduzione degli scarti alimentari e la loro gestione, ma il problema per l’ambiente va visto anche da un’altra prospettiva.
Uno dei più grandi problemi che dobbiamo affrontare è quello dello spreco alimentare.
Lo spreco alimentare è il fenomeno della perdita di cibo ancora buono per essere consumato da esseri umani, che si ha lungo tutta la catena di produzione e di consumo del cibo.
Si stima che, ogni anno, un terzo di tutto il cibo prodotto per il consumo dell’uomo vada sprecato.
Soprattutto nei paesi ricchi, una grande parte di cibo ancora buono viene sprecato direttamente dai consumatori. Mentre un’altra grandissima parte del cibo si spreca durante tutto il processo di produzione degli alimenti. Dalla produzione agricola alla lavorazione, alla vendita ed alla conservazione del cibo.
C’è molta differenza tra i paesi ricchi e quelli più poveri, nei paesi in via di sviluppo infatti lo spreco alimentare domestico è quasi nullo, la maggior parte del cibo viene sprecato durante le fasi intermedie di produzione o per problemi di conservazione. Secondo quanto stima l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) in media una persona che vive in Europa o in Nord america spreca intorno ai 95–115 kg all’anno, mentre nell’Africa subsahariana intorno ai 6–11 kg all’anno (fonte Wikipedia).
Il fenomeno dello spreco alimentare ha un costo pesantissimo per l’ambiente, sia nella fase di produzione con un enorme consumo di energia e risorse, sia nella fase di smaltimento del prodotto invenduto e non consumato.
Le conseguenze si estendono anche al clima, con un aumento della CO2 nell’atmosfera, sia per l’utilizzo delle fonti fossili nel trattamento, che per la fermentazione conseguente allo smaltimento, non sempre adeguato, di quello che diventa, a tutti gli effetti, un rifiuto.
Il problema è molto sentito e sono in atto numerose campagne di sensibilizzazione.
Da parte nostra possiamo impegnarci a limitare il più possibile gli sprechi; utilizzare un dissipatore alimentare, pur non attaccando direttamente il problema dello spreco, è un valido aiuto per l’ambiente, in quanto permette una riduzione di volume e uno smaltimento efficiente dei rifiuti alimentari domestici.
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