Perchè cambiare menù di un pranzo o di una cena per colpa…della raccolta del rifiuto umido?
Spieghiamo meglio…
Spesso si avrebbe voglia di cucinare cibi specifici, ma poi si cambia idea al solo pensiero di non potersi liberare subito degli scarti.
Un esempio? Il pesce!
I pesci, soprattutto freschi o appena pescati, sono una vera leccornia per il gusto e il palato, ma gli ambienti di casa non passano indenni alla preparazione di un fritto misto, di una zuppa, di una grigliata in padella…
In più, il fatto di riporre nel sacchetto dell’umido gli avanzi delle preparazioni (o gli avanzi dei piatti) dà ancor più vita ad odori persistenti e dopo un pò sgradevoli.
L’ideale sarebbe poter uscire subito dopo il pranzo o la cena per recarsi al cassonetto, ma per via di orari e giorni specifici di alcuni comuni in merito al ritiro dell’organico questo spesso non è possibile.
Le possibilità sono quindi tre:
1) si decide di non cucinare più pesce
2) si attende il momento stabilito per portar via l’umido
3) si sceglie di posizionare un dissipatore alimentare sotto il lavello della cucina
La prima soluzione sarebbe di fatto proprio un peccato, vista la bontà e le benefiche virtù del pesce e la seconda sarebbe troppo impegnativa per via degli accorgimenti necessari per “proteggere” il cestino dell’umido dalla “diffusione” dell’odore degli scarti.
La terza quindi risulta perfetta! Il dissipatore alimentare, appena finita la preparazione e una volta terminato il pasto, polverizza in pochi secondi tutti i residui, comprese le lische, le teste e gli scarti di gamberi e gamberetti.
Casa protetta da odori sgradevoli, vita migliorata grazie a nuove abitudini!
E allora…via libera alla soluzione migliore!